MERENDINE E GASSOSE PRIME VITTIME DEL GOVERNO GIALLO-ROSSO.

Francamente, questa storia del balzello sulle merendine unitamente alle bibite (credo gassate) oltre che ai “colpevoli” biglietti aerei, la trovo davvero, involontariamente comica. 

L’idea originale proviene,  tanto per (non) cambiare, dagli States e rientra nella più generale lotta al cosiddetto cibo-spazzatura promossa da Michelle Obama: un intento positivo, come al solito però astratto e sganciato dalla vita reale. Nella scuola di oggi infatti, i nostri bambini e ragazzi devono portarsi in zaino solitamente non una, ma due merendine a causa del protratto orario didattico, e considerato che ormai sono ben poche le mamme disposte vuoi per mancanza di tempo materiale a causa del lavoro extradomestico, vuoi per cultura di “contrasto agli stereotipi di genere”, a predisporre gustose ciambelline o appetitosi rustici, il tutto si ridurrebbe a un ulteriore balzello sulle famiglie e sulla scolarità neanche tanto irrilevante. La comicità involontaria sta nella nostra espressione “ladro di merendine” certo non presente negli States nel senso proverbiale, che tale rischia di far apparire il governo. 

Quanto poi all’abbinamento dell’iniziativa alle bevande e ai biglietti aerei, che dire? Se le “schifose” bibite rientrano nella lista di proscrizione alimentare della ex first lady, e il balzello sugli aerei è ambientalmente corretto, resta l’impressione che gli stessi importi si potessero lucrare sui residui indumenti di lana e cotone, rei di incrementare allevamenti non ecosostenibili, impattanti blablabla, o sul legno utilizzato ancora per tanta edilizia in settentrione o dalle parti delle Alpi stavolta responsabile del disboscamento. Insomma : per battere cassa non occore davvero essere uno statista, ma propugnare un “nuovo umanesimo” che si riduce ad appigliarsi a questa o a quella  fissazione di Pensiero Unico o moda radical chic. E il tutto non servirebbe a una copertura organica di impegni già presi quali il reddito di cittadinanza, ma più populisticamente parlando (ahi ahi) a garantire asili nido gratuiti a famiglie dal reddito basso e medio. 

Pronta la risposta di Di Maio su Facebook (ma non era solo Matteo Salvini, impressionantemente privo di sensibilità istituzionale, a farlo?):

“Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli”.   

Come primi passi di un governo della serietà , sobrietà, e concordia universale (o almeno con Bruxelles) ci si poteva aspettare qualcosa di meno estemporaneo . 

 Per non parlare del trionfale incontro con Macron, dopo del quale si sbandiera la promessa (dico, promessa) ripartizione dei migranti come misura generale puramente umanitaria, quando invece sarebbe applicata non solo ai richiedenti asilo (una piccolissima percentuale ) ma anche a quelli economici che sono la assoluta maggioranza. Ma questa è un’altra storia. 

A.MARTINO       

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