J’ACCUSE …!

In queste ore funeste per la Nostra amata Italia, in cui il “Turco” sembra averci definitivamente soppiantato in terra d’Africa, io, Lorenzo Valloreja, quale cittadino probo, uomo libero e fervente patriota, mi rivolgo a Lei, Signor Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Sua veste di massima autorità dello Stato affinché possa apportare i giusti provvedimenti per punire tutti coloro i quali,  in questi anni, hanno in primis tradito consapevolmente e quindi successivamente attentato all’unità dello Stato, con le loro opere e loro omissioni.

Io accuso formalmente di tali delitti tutti:

  • Quei giornalisti che hanno instillato nel nostro popolo e continuano a farlo attraverso i loro organi di stampa, un pacifismo ideologico ben più pernicioso e funesto di qualsiasi militarismo, Erdogan, in fondo, ce ne ha dato la prova: non si può pensare di usare la diplomazia se prima non si ha l’accortezza di far sentire la propria forza sul terreno, anche se questo territorio è una nostra ex colonia e nel caso libico esso è stata dominata sia da Roma che da Istanbul. Il Presidente Sarraj, infatti, ci aveva espressamente chiesto l’invio di uomini e mezzi ma noi, già impegnati pesantemente in altri territori come l’Iraq, ben più lontani e fuori dalla nostra sfera d’influenza, abbiamo risposto picche all’invito del politico libico e come sempre accade in politica un vuoto lasciato viene inevitabilmente colmato da altri;
  • Quei politici che, pur avendo avuto le mani legate dall’UE, continuano imperterriti nello sperare e nell’invocare un’Europa che non è mai esistita: La Francia è da sempre nelle Organizzazioni Europee per tutelare esclusivamente i propri interessi geopolitici, prova ne è che non si è mai preoccupata minimamente di consultarci quando, all’epoca, decise di far fuori Gheddafi né si è mai posta il problema di dover rispettare le nostre sfere d’influenza, le quali, al contrario, gli hanno sempre fatto gola a tal punto che ha tentato, in più di un occasione, di soffiarcele via. Stessa cosa dicasi per la Germania la quale è nell’Unione solo ed esclusivamente per riuscire a dominare economicamente l’intero continente, costi quel che costi;
  • Quei militari che, pur avendo prestato fedeltà alla Costituzione ed alla Repubblica Italiana, in nome di una brillante carriera, hanno taciuto, verso la nostra classe dirigente ed il popolo tutto, la vera natura della NATO che è, non un’Alleanza, ma, una vera e propria sudditanza: Perché i nostri militari devono essere impegnati in Iraq per addestrare le truppe di quel Paese e non invece in Libia? A seguito di questo servizio il nostro Paese ha forse stipulato dei contratti di forniture militari nei confronti del Governo di Bagdad? No di certo. L’Eni in IRAQ, grazie al servizio delle nostre truppe, ha forse acquisito nuove concessioni petrolifere? No, ed allora, cosa ci stiamo a fare li? La Francia e la Turchia sono due componenti della NATO? Certo! Ed allora perché combattono su fronti opposti ed entrambi a discapito di un loro alleato come l’Italia? Il nostro Paese, a questo punto, se non vuole abbandonare la NATO, cosa che secondo me, viste le premesse, dovrebbe fare immediatamente, perché non chiede a Jens Stoltenberg di sanzionare Parigi ed Istambul?;
  • Quei nostri diplomatici che negli ultimi 10 anni non solo hanno fraudolentemente negato la buona volontà della Russia nell’essere nostra amica ma hanno anche tentato in ogni modo di istillare nell’opinione pubblica e nei nostri rappresentanti politici, i più nefasti sentimenti russofobici percludendoci, a priori, ogni alternativa a questa fallimentare Alleanza Atlantica: Ma secondo voi, ieri, il Generale Haftar si è recato a Roma solo perché Di Maio l’ha invitato o molto probabilmente perché, anche questa volta, come l’anno scorso in quel di Palermo, il Presidente Putin ci ha messo una buona parola? È chiaro che l’uomo forte di Bengasi è venuto in Italia soprattutto perché spinto da Mosca e quindi per quale ragione dobbiamo essere sempre così ostili verso il Cremlino?;
  • Quei magistrati che spinti da un giustizialismo cieco e partigiano hanno, in un periodo storico cruciale per il nostro Paese, spazzato via non solo i corrotti ma tutta un’intera classe politica che oggi, a confronto con la pochezza dell’attuale, sembra essere stata composta esclusivamente da grandi statisti: Se un Bettino Craxi – del quale, proprio in questi giorni, ironia della sorte, sta uscendo, in tutte le sale, il proprio film – fosse ancora in mezzo a noi o se anche un Giulio Andreotti fosse ancora vivo, voi pensate veramente che l’Italia si ritroverebbe nella palude internazionale in cui ora è? Io credo proprio di no!

Ed allora, Egregio Signor Presidente, per tutti i motivi pocanzi citati, coloro i quali io accuso dovrebbero essere carcerati, ma se ciò, con molta probabilità, Lei non volesse fare sappia che un ben più Alto Tribunale saprà di sicuro dare giustizia a questa nostra povera Patria, GIUSTIZIA DIVINA è il suo nome e STORIA il suo campo d’azione.

Ora tocca a Lei scegliere se passare alla Storia come colui che difese o meno, l’Onore del proprio Paese.

Lorenzo Valloreja

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