MA COME SI FA , A PROVARE ANCORA FASTIDIO PER I MARTIRI DELLE FOIBE ?

Abbiamo voluto che il 10 febbraio passasse nel silenzio che si addice alla riflessione, alla preghiera; al pensiero fiducioso che il Male , almeno nelle sue forme già sperimentate, non abbia a ripetersi.

Purtroppo però, il Grande Odio che sin dalla Rivoluzione russa si è incarnato, anche se non esclusivamente, nel Comunismo bolscevico e nelle sue varianti ideologico-partitiche, non ha perso l’ occasione per farsi sentire.

Eccone una piccola antologia, anche se credo che l’apice della faziosità sia stato raggiunto dallo stato maggiore del PD friulano con la locale boss Debora Serracchiani, fuggito dalla manifestazione ufficiale (definita “palcoscenico per la destra sovranista”) di commemorazione a Bassovizza appena ha preso la parola il senatore Gasparri.

Per il vignettista Vauro, il Giorno del Ricordo è “un volgare e trucido strumento di propaganda sovranista e neofascista”.  

Il Partito comunista di Rizzo su Facebook ha scritto “Come ogni anno si aggiunge qualche elemento per la falsificazione storica degli avvenimenti del confine orientale. Vent’anni di revisionismo hanno prodotto il totale capovolgimento della realtà storica, grazie allo sconvolgimento e alla decontestualizzazione dei fatti, a una lievitazione dei numeri del tutto arbitraria e priva di criteri scientifici”. In pratica, secondo i bellaciao della più stretta osservanza, gli oltre 10mila italiani infoibati sarebbero tutta una mistificazione che trae spunto forse e al massimo da qualche marginale episodio di violenza, in quanto “la ricerca storica ha ceduto il passo alle strumentali logiche politiche e ai sentimenti di rivalsa della destra“.

Insomma : questa giornata faticosamente strappata da un governo Berlusconi grazie all’ obiettiva onestà intellettuale (se non altro in quella occasione) dell’ allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dà veramente fastidio alla sinistra per cui i morti e le tragedie sconvolgono , anzi esistono , solo se a “targa” nazista e fascista. Essi , nella Storia, sarebbero sempre stati solo vittime, combattenti per la libertà, testimoni del Bene.

Ovviamente, dinanzi a tale lettura demenziale e follemente partigiana ( in tutti i sensi ) della Storia, è impossibile vivere una Memoria condivisa.

A.Martino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *