IL GOVERNO GIALLOROSSO LEGA L’ ITALIA A FILO DOPPIO AL QATAR. IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI NUOVE MOSCHEE E CENTRI ISLAMICI (UNDICI SOLO IN SICILIA) IN CAMBIO DI FORNITURE MILITARI.

Altro che la giurisprudenza creativa della Corte Costituzionale, “Consiglio dei guardiani” (per dirla alla iraniana) della correttezza politica, per cui la norma del primo decreto sicurezza del 2018 (voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini e approvato dal primo Governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte)  che preclude agli stranieri richiedenti asilo l’iscrizione all’anagrafe, è incostituzionale. Essa ha statuito che questa viola l’articolo 3 della Costituzione “sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti“.

A parte la distinzione, come tra lana di capra e lana di pecora, del “richiedente asilo” dal “migrante economico” che nella pratica non viene fatta, anzi le centrali di formazione del Pensiero Unico si stanno inventando anche “il migrante climatico”; roba decisamente e molto più direttamente incisiva sul destino sia della nostra identità nazionale e culturale, che del nostro assetto economico, si va invece profilando anzi è ormai operativa.

Infatti, alla politica giallorossa non basta lo spalancare le nostre porte (specie fra Trieste e Milano) alla Cina e al discutibilissimo sistema informatico-digitale 5G. Ma complice il “provvidenziale” pendere delle masse dalle labbra del televirologo di turno, tra un discorso alla nazione in diretta di Conte e una Messa da Santa Marta, tra i dati quotidiani sui guariti e gli infetti e prima di quelli tristissimi sui decessi (in totale? per Coronavirus? boh..), il 25 giugno 2020 la Gazzetta ufficiale, dopo regolare approvazione di un Parlamento, come spesso, distratto e indifferente dinanzi a passaggi epocali (mi immagino quattro gatti in Camera e senato, una pura formalità) ha pubblicato l’ accordo di cooperazione con il Qatar “in materia d’ istruzione, ricerca scientifica e università”.

Punto forte dell’intesa è la edificazione sul territorio italiano di quarantacinque moschee e centri islamici, di cui ben undici nella sola Sicilia (per un evidente anelito alla “riconquista”, ci rendiamo conto, un po’ di storia medioevale ci è nota, e poi la meravigliosa nostra isola è ormai deputata a molo di sbarco islamico). Costo per l’ Italia, 45.000.000 di euro. Grazie a Panorama per avercelo opportunamente segnalato. Ma non basta: sembra, sempre secondo il settimanale diretto da Maurizio Belpietro, che la gestione delle suddette strutture sarà affidata ai Fratelli musulmani. L’accordo ormai operativo perfeziona un preliminare già stipulato con Mario Monti nel 2012. Il Vaticano, ovviamente, non ha nulla in contrario: ci si rende probabilmente conto che le chiese messe a disposizione per la preghiera islamica sono spesso vecchie, poco capienti e mal orientate verso la Mecca….

Sul lato più prettamente economico, l’ emirato con capitale Doha ha già acquistato alberghi di lusso, il marchio Valentino, compagnie aree etc. Ma siamo riusciti anche a far preoccupare nostri ben più storici partners pur sempre islamici come l’ Arabia Saudita, dato che il Qatar è legato a filo doppio alla Turchia del “sultano” Erdogan: infatti, il fondo sovrano Qatar Investment Authority sta comprando a man bassa forniture militari da Leonardo, Fincantieri, tutto il nostro apparato militar-industriale; ultima fornitura, quella di sommergibili.

E date le ridottissime dimensioni dell’emirato consistenti in 11,581 km quadrati che quindi è come se il principato di Monaco affidasse a una squadra di portaerei la difesa della spiaggia di Montecarlo, probabilmente molte di queste armi finiranno in Libia, contro i nostri interessi, che noi, da perfetti eunuchi della geopolitica continuiamo affidare al “dialogo”, ai “tavoli negoziali”, qualche parolina buona dell’ ONU.

Indubbiamente, con Di Maio alla Farnesina, la nostra geopolitica sta precipitando: non solo cinesizzati ma anche islamizzati per qualche commessa militare, tra l’altro pericolosa.

A.Martino

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