ALTRO CHE “SALVINI MONOTONO” E “VERGOGNOSE SPECULAZIONI DELLA LEGA”. GRAZIE AL CORONAVIRUS E’ IN ACCELERAZIONE QUELLA CHE NOI CHIAMIAMO “SMART INVASION”.

Il 24 luglio, la deputata leghista Elena Murelli ha affermato alla Camera : “Siccome stiamo uscendo da questa situazione di emergenza e non sapete come mantenere la poltrona, allora importate il Covid”.

Una affermazione indubbiamente pesante e che impegna politicamente chi la pronuncia a fornire delle riprove ; ma che comunque, in estrema franchezza, ci fa cordialmente invidiare la libertà di espressione legata al mandato parlamentare, preziosa in questi tempi di dittatura tecno-sanitaria e di asfissiante ingerenza mondialista. Non si straccino le vesti, chiedendo inopportune scuse e facendo gli offesi, dalle parti del governo giallorosso, ma come si dice dalle parti invece del Colosseo, “abbozzino” come gli italiani fanno ormai da quasi un anno con questo governo-ribaltone, dittatura tecnosanitaria per caso; e forniscano chiarimenti smentendo alla luce dei fatti. In questo senso, siamo solidali con la onorevole Murelli che esercita le sue prerogative.

Ma il giorno prima, in una conferenza stampa alla Camera, Matteo Salvini non è stato più diplomatico: “ Il governo importa infetti forse per una strategia per continuare con lo stato d’ emergenza…..E dopo la visita all’ hot spot di Lampedusa: “ Ci sono 800 persone invece di 190, quasi tutti adulti, maschi, giovani, in forma e belli robusti. Questi non sono naufraghi. C’ è un vergognoso traffico di esseri umani di cui il governo italiano è complice in maniera criminale….”.

 Il resto , tra la difesa appassionata della “mia ministra” da parte di un capo della polizia Franco Gabrielli non ancora ripresosi dall’ esultanza per essersi disfatto di un ministro così non conforme e “diverso” quale Matteo Salvini, e le improbabili arrampicate sugli specchi della sinistra una volta di lotta e ora totalmente  di governo per dimostrare che gli sbarchi, assurdamente, sarebbero diminuiti rispetto all’ esperienza ministeriale salviniana e sovranista (ahimè una parentesi), sta a dimostrare che quella che io definirei la smart invasion , agevolata dal blocco dei rimpatri dei positivi al COVID-19 non è affatto cessata. E anzi, che la sostituzione etnica, negli ambienti che contano e che veramente muovono i fili dei teatrini dei cosiddetti governi nazionali, è assolutamente prioritaria negli scenari del “nulla sarà come prima” grazie a questa pandemia che se non ci fosse, verrebbe da dire, avrebbero dovuto inventarla….

Vogliamo già dimenticare la sanatoria di centinaia di migliaia di clandestini della ministra renziana Bellanova? Vogliamo già dimenticare le sollecitazioni del “fratello del commissario Montalbano” a non far aspettare troppo gli immigrati per permettere lo sbarco, “per non fare come Salvini”?

E dove li mettiamo, i 37 infetti smistati a Potenza da Lampedusa dopo tamponi utili come il set dell’ allegro chirurgo? E che pensare delle “navi quarantena” di cui la “mia ministra” Luciana Lamorgese cerca altre due, dato che una già usata non basta ed è pagata la modica cifra di 423.182 euro (fonte La Verità del 24 luglio 2020)?

Ma queste persone, la quarantena non potevano passarla a casa propria invece che placidamente ormeggiati dinanzi alle coste siciliane? Risposta: scappano da guerre, carestie, tiranni, cavallette e non so cos’ altro. Va bene, crediamoci pure (lo scrivo pur non pensandolo, va bene signore sardine?).

Ma se non faremo figli per smontare il pretesto demografico, e non approfitteremo per dare una batosta elettorale alle forze mondialiste e immigrazioniste a qualunque elezione consentiranno ancora che si svolgano amministrative comprese, la smart invasion sarà ormai incontrastabile.

A.Martino

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