A BERLINO MARCIA DELLA LIBERTA’ CONTRO ANGELA MERKEL DONNA PER TUTTE LE STAGIONI : DALLA GERMANIA EST ALLA DITTATURA TECNICO-SANITARIA.

L’ ordine costituito italiano si arricchisce di un nuovo caposaldo istituzionale e ideologico: dopo l’antifascismo esistenziale più che storico, la venerazione della dea Europa e del suo figlio Euro, e dopo l’ esaltazione d’ ufficio di tutto ciò che abbia a che fare con la “diversità” sessuale fino alla progettata rieducazione dei dissidenti; e senza trascurare la bellezza dell’ immigrazione mediante Marina militare taxi del mare, è arrivata l’istituzionalità e correttezza politica della pandemia.

L’ Italia è una repubblica tecnosanitaria fondata (anche, e non si sa fino a quando) sul COVID-19. Veramente la Costituzione direbbe che è “una repubblica democratica fondata sul lavoro”, ma per il momento i DPCM ci devono bastare (autoritari e autoreferenziali quali i decreti di Napoleone o degli zar) e il lavoro vada alla malora, se non c’ è il “distanziamento sociale” (espressione magica e basilare quale “nulla sarà come prima”, che di sicuro è più minacciosa).

Le conseguenze di tutto ciò? Una “opportunità”: cioè, dimostrare che nel disastro l’ Europa sola ( e dai…) ci vuole bene, prestandoci soldi che sarebbero stati nostri se non fossimo nella UE, e regalandoci qualcosa di cui pur sempre ci chiederà conto mediante “riforme”(ad esempio, tagli alle pensioni). Tutto il resto, è un derivato, un annesso e un connesso, compreso il controllo e profilazione forse, pure dei cani e dei gatti di casa. Diciamola in soldoni: fra tre o quattro anni, esisterà ancora la Repubblica italiana, quella nella quale siamo nati e cresciuti, quella con la costituzione “più bella del mondo” (Roberto Benigni batti un colpo)?

La domanda è molto concreta: non abbiamo più la sovranità monetaria, e non ci possiamo negare che recuperarla sarebbe (noi dobbiamo dire “sarà” per coerenza ideale e ideologica) difficile, e sfidante i mercati finanziari controllati dalle ben note centrali mondialiste; un dente cariato da strappare sanguinante, ma una premessa di un futuro libero e una scommessa sulla prosperità dei nostri figli.

Stanno per lanciare la polizia europea che ci verrà a prendere per casa senza controllo giurisdizionale, l’ esercito europeo che obbedirà praticamente a Parigi e Berlino. Stanno per introdurre in Italia il carcere per chi dissente dalla ideologia LGBT con sottrazione dei figli e relativo loro affidamento a qualche Bibbiano “rieducatore”. Per l’ erosione dei supremi diritti costituzionali di libertà, sostanzialmente simili per tutti i paesi membri della UE, ecco il Coronavirus. Ci illudiamo che questa “emergenza” finirà?

Che riusciremo tanto facilmente a scrollarci di dosso il Comitato di salute pubblica (questa volta, letteralmente) che ci dice in quanti dobbiamo viaggiare in treno, se riporre anche uno zainetto in aereo nella stiva o in cabina, se darci la mano o il gomito o non so che? Non è, certo, che queste stupidaggini servano direttamente al Nuovo Ordine mondiale, ma altrettanto certamente testano la soglia di resistenza umana più che civile; e questa, grazie anche alle pochettes dell’ avv.prof., dalle nostre parti è sinceramente deludente.

Il regime tecnico-sanitario affonda nella psicologia di massa il coltello come nel burro. A quando la obbligatorietà della app Immuni? A quando l’ obbligatorietà del vaccino di Bill Gates, forse con microchip cortesemente incluso e chissà cos’ altro?

Se il “fascista” del terzo millennio è il “sovranista e populista”, addirittura il nazista è il “negazionista” che osa contrastare tutta questa follia sul terreno della logica o anche esprimere dubbi e perplessità: in questo furore dalla immensa mala fede sono accomunati gli accaldati bevitori di birra di Berlino, quanto Andrea Bocelli o Vittorio Sgarbi, o il professor Zangrillo.    

Ecco quindi che i partecipanti alla grande marcia berlinese dello scorso sabato, senza mascherine e non sottomessi, non sono dei “poveri disgraziati” folli disobbedienti come affermato dal solito virologo intervistato da “Il Messaggero”, piccolo gerarca della dittatura tecnico-sanitaria di cui non faccio il nome per non dargli importanza; ma al massimo degli imprudenti. E penso, dalle foto, che fossero ben più dei quindicimila che i pretoriani della Frau Kanzlerin sono stati costretti ad ammettere.

Perché allora tanta rabbia verso chi trasgredisce, per un andamento virale che, dinanzi ai numeri della febbre spagnola di cento anni fa a otto mesi dal suo ingresso in Europa grazie ai già allora “liberatori” americani, pare una brutta influenza? Il motivo è chiaro: sta iniziando a formarsi un movimento di opinioni pubbliche, non previsto, non sottomesso, e libertario.

A.Martino  

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