USA AL BIVIO: CONTINUARE A ESISTERE COME SUPERPOTENZA OCCIDENTALE, O DIVENTARE MERA CENTRALE DI UN PENSIERO UNICO AGGRESSIVO E DITTATORIALE. L’ACCORATO APPELLO DI MICHAEL TH. FLYNN.

Michael Thomas Flynn, classe 1958, nato a Middle Town (Rhode Island) assieme ad altri otto fratelli da Helen Frances Andrews, che lavorava nel settore immobiliare, e Charles Francis Flynn, piccolo banchiere di provincia, con entrambi i genitori di origine irlandese, ha percorso una brillante carriera militare più che sul campo, nei ranghi dei servizi segreti militari (cosa per nulla rara negli ultimi decenni dello U.S. Army).

Arrivato al vertice di comando del DIA (Defense Intelligence Agency) sotto l’ amministrazione Obama, pur sempre in quota dem, fu costretto a dimissioni e pensionamento anticipato, ufficialmente per pressioni dovute a una sua gestione troppo personalistica e “confusionaria”, ma piuttosto si direbbe, per rapporti assolutamente sgraditi a Obama e alla Clinton sulla destabilizzazione siriana e sulla politica verso il mondo arabo-islamico in generale. Entusiasticamente cooptato nella macchina elettorale di Trump, già in profumo di vice presidenza, fu nominato consigliere per la sicurezza nazionale del tycoon seppure per una permanenza in carica straordinariamente breve (meno di mese tra l’ insediamento di Trump e le sue dimissioni) .

Avvenne infatti che fu tra le prime vittime, grazie a una cena-meeting di Russia Today (RT) presente Putin, delle manovre dell’ establishment per mettere Donald Trump in stato di accusa a causa del di costui presunto essersi messo a disposizione dei russi, in cambio del sabotaggio dell’ elezione presidenziale di Hillary Clinton mediante informazioni riservate.

Evidentemente non domo quanto impressionato dall’ondata di estrema sinistra e dalla virulenza del Pensiero Unico scatenatisi negli USA , il generale a riposo ha il 5 agosto, tramite The Western Journal, rilasciato un appello particolarmente preoccupato. Ci sembra molto significativo, dato che dovrebbe fare ben capire quale sia la reale posta in gioco a novembre, tra la riconferma di Donald Trump e l’ eventuale elezione di Joe Biden, ex Vice di Barack Hussein Obama e suo evidente quanto spendibile uomo di paglia. Eccone il testo, tradotto in italiano quanto meglio possiamo, dato che i media main stream, ovviamente, lo hanno ignorato o quasi. Comunque, non entriamo nel merito della visione messianica e cristiana della storia e del ruolo americani, che non condividiamo e troviamo assolutamente contraddittori e da mera propaganda elettorale.

“Stiamo assistendo a un feroce assalto da parte dei nemici di tutto ciò che è buono, e il nostro presidente deve agire in modi senza precedenti nel corso di decenni, forse di secoli.
La natura biblica del bene contro il male non può essere data per scontata,  all’ esame di ciò che sta accadendo per le strade d’America.
È il marxismo sotto forma di antifa e di movimento Black lives matter contro i nostri professionisti delle forze dell’ordine molto capaci e molto sottovalutati, la stragrande maggioranza dei quali si batte per fornirci case, strade e comunità sempre più sicure..
Quando è in gioco il destino degli Stati Uniti, e lo è, il futuro stesso del mondo intero è minacciato.
Come cristiani, non dovremmo agire? Riconosciamo che la Divina Provvidenza è il giudice supremo del nostro destino. DEterminando il nostro destino di nazione amante della libertà, la Provvidenza ci costringe a fare la nostra parte nelle nostre comunità.
Questa azione è necessaria a livello locale, statale e federale. Occorre intervenire anche negli ambiti economico, mediatico, del clero e delle Chiese.
Decidi come puoi agire all’interno delle tue capacità. Alzati e dichiara le tue convinzioni. Sii orgoglioso di chi sei e di cosa rappresenti. E affrontate, a testa alta, quei “leader” della comunità che sono disposti a permettere alle forze oscure di andare oltre le proteste pacifiche,  e di distruggere e violare la vostra sicurezza.
Le chiese e le case di culto devono tornare alla normalità. Invitiamo tutti gli uomini di buona volontà a non sottrarsi alle proprie responsabilità,  e ad agire invece in modo fraterno. Se non altro e almeno, agite in spirito di carità.
Non possiamo rinunciare alla legge naturale o ignorarla insieme alle nostre libertà anche religiose.
Sto assistendo alla perdita da parte degli anziani, della loro connessione con tutto ciò che di sano vi sia nella loro vita: legami con la loro fede, le loro famiglie e le loro libertà individuali, in particolare il semplice atto di andare in chiesa, cioè
qualcosa che hanno fatto per decenni.
Non dobbiamo essere intimiditi o temere coloro che gridano che siamo in minoranza; non lo siamo.
Il bene è sempre più potente e prevarrà sul male.
Tuttavia, il male avrà successo nel momento in cui le persone buone sono divise l’una dall’altra e dalla loro vita personale: i bambini lontani dai loro insegnanti, i predicatori delle loro congregazioni, i clienti delle loro imprese locali.
L’America non cederà mai al male. Gli americani lavorano insieme per risolvere i problemi.
Non permettiamo e non dobbiamo mai permettere che l’anarchia,  e le forze malvagie dietro di essa,  operino in qualsiasi angolo della nostra nazione.
Nessuno dovrebbe temere per la propria vita, perché una forza oscura e inquietante è messa in discussione dall’essenza stessa di ciò che l’America rappresenta.
Siamo “una nazione sotto Dio” ed è la nostra libertà individuale  a renderci forti, non le libertà date al nostro governo. Il nostro governo non ha libertà a meno che non,  e fino a quando “noi il popolo”, lo voglia.
Dio benedica l’America;  e restiamo dalla parte di tutto ciò che era ed è buono nella nostra vita, nelle nostre comunità e nel nostro paese.
Altrimenti, l’America come vera Stella del Nord per l’umanità cesserà di esistere così come la conosciamo”.

A.Martino

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