UN CARDINALE SI DIMETTE PER SPECULAZIONI IMMOBILIARI, DONALD TRUMP AMMONISCE UN PAPA FILOCINESE, VATICANO PROSSIMO ALLA BANCAROTTA, FEDELI IN FUGA. IL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO AFFONDA: PEGGIO DEL TEMPO DEI BORGIA.

Anche se il fuoco covava sotto la cenere (pedofilia nascosta da TIR di sabbia  e il misterioso caso di Emanuela Orlandi, l’ affaire Marcinkus-Calvi-IOR ecc.) la Chiesa cattolica sotto il lunghissimo pontificato di San Giovanni Paolo II aveva ancora una notevole autorità morale (nonostante il dilagare di aborto e divorzio, la secolarizzazione avanzante e implacabile, il cancro modernista postconciliare tenuto in qualche modo a bada) emanata da grandi magisteri pontifici quali quello, appunto, del papa polacco o di Paolo VI (1963-1978) o del germanico papa di transizione Benedetto XVI.

E’ emblematico della tempesta in cui la Barca di Pietro si sarebbe ritrovata, quello che pare l’ esatto, apparentemente prosaico motivo della abdicazione di Papa Ratzinger: l’ arbitrario blocco (sebbene formalmente giustificato dall’ allora carente, dicevano, normativa vaticana in tema di antiriciclaggio) del Codice Swift (o BIC) dello IOR (la banca del Vaticano) e di qualunque altro soggetto finanziario entro le Mura Leonine, minacciato sembra e si dice, da Obama e dalle istanze supreme della turbofinanza mondialista. Benedetto XVI faceva troppo l’ uomo di dottrina e il prete, rifiutava la totale omologazione pensierounicista della dottrina cattolica, anzi la liquidazione stessa di duemila anni di civilizzazione e cultura cristiana. E poi, tutti quei ragionamenti su Islam, su omosessualità…andava sostituito: altri sistemi ne avrebbero fatto un martire e non era affatto detto che sul Soglio di Pietro sedesse l’ uomo giusto. Che costoro individuarono “civilmente” in Jorge Mario Bergoglio, futuro Papa Francesco.

Ma cosa diamine è il Codice Swift? Per i digiuni di tecnica bancaria, o poco avvezzi ai bonifici internazionali, informiamo che SWIFT è l’acronimo di “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication”. È il provider mondiale dei servizi di messaggistica finanziaria ufficiale e lecita (insomma dei bonifici). E si parla di “codici SWIFT” in riferimento pure a una serie di codici standard utilizzati per le telecomunicazioni finanziarie tra le banche. BIC poi è praticamente un sinonimo e sta per Business Identifier Code. Insomma, Follow the Money come da frase di un famoso film.

Il problema è che il diavolo (che peraltro non di rado papa Bergoglio tira stranamente spesso in ballo pur associandolo ovviamente ai suoi intralci) non si accontenta di distrarsi un po’, creare qualche porcheria e poi ritirarsi in buon ordine: figuriamoci poi se è così insistentemente coinvolto proprio dalle parti del Cupolone. E quella che doveva essere una magnifica stagione della Chiesa cattolica che io definisco postcattolica, tutta immigrati-filosofia green-LGBT-libera tutti morale e teologico, si sta trasformando in un periodo così buio che per le sue caratteristiche spirituali (abbandono, persecuzione, derisione della fede; persino la stranezza di due papi in due palazzi l’ uno accanto all’ altro ecc.) tira in ballo, con inquietudine dei veri credenti, tutta una serie di visioni e profezie che attraverso i secoli hanno tratteggiato il periodo più fosco della storia della Chiesa. Basti pensare alla famosa profezia di Malachia sul “papa nero” quale ultimo dei pontefici.

Ma torniamo al contingente, alla nuda e materiale storicità aggiornata agli ultimi giorni: un cardinale si dimette non solo dal suo incarico curiale ma rinuncia proprio alla porpora per uno strano investimento immobiliare della Santa sede nel centro di Londra (che ha investito pure sugli occhiali di Lapo Elkann o sul film su Elton John forse notorio campione della cattolicità); gli USA di Donald Trump incalzano per bocca del segretario di Stato Mike Pompeo la Santa Sede pregando (o intimando) di non rinnovare l’ accordo con la Cina. E lo fanno certo per la “guerra totale” fredda ma pur sempre totale alla Cina con le elezioni incombenti impartendo lezioni di tutela della libertà religiosa: Papa Francesco insomma, si sente dare, implicitamente e ufficialmente, del persecutore di cristiani. E il calvinista o luterano Trump, a noi per forza di cose simpatico ma non esattamente tutto casa, chiesa e famiglia, assurge a statista cristiano per eccellenza contrapposto al Vaticano sorosiano e massonizzato.

E se un pontificato fu sacrificato sull’ empio altare del dio Swift, non è, vediamo, che quello successivo veda gli affari dello “sterco del demonio” a gonfie vele: anzi! Scandali e malversazioni all’ ombra della stupenda cupola michelangiolesca a parte, le offerte dei cattolici americani ovviamente, crollano come le dichiarazioni fiscali di cattolicità dei tedeschi o l’ otto per mille degli italiani.

Il povero, mite ma dottorale e affascinante Benedetto XVI fu costretto a farsi da parte per qualche scorrettezza politica e la sua serietà e profondità. Questo rimane seduto sulle macerie. Più che un papa, sembra un liquidatore fallimentare che invita a “obbedire alle autorità”: atee e tecnosanitarie.

A.Martino      

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *