LE BRUTTE INTENZIONI, LA MALEDUCAZIONE, LA TUA BRUTTA FIGURA DI IERI SERA, LA TUA INGRATITUDINE, LA TUA ARROGANZA …

Questa che ci siamo lasciati alle spalle è la settimana del Festival di Sanremo e guardando il comportamento di certi leader occidentali mi tornano in mente le parole in parodia della canzone, “Sincero”, che Morgan rivolse al suo amico e partener musicale, Bugo, durante la IV serata della kermesse sanremese del 2020: <<Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza …>>.

Sono epiteti, questi, che oggi potrebbero tranquillamente essere rivolti sia a Biden, che alla von der Leyen piuttosto che all’estone Kaja Kallas.

Perché?

Perché l’occidente non smette mai di trattare gli altri, ed in questo caso, nello specifico, la Federazione Russa, con sufficienza, credendo di avere, sempre e comunque:

  • La verità in mano;
  • L’incarico divino di civilizzare l’umanità;

ma non è così!

Infatti, ovunque nel mondo, gli Stati Uniti ed i propri alleati, sono intervenuti per ristabilire, in maniera più o meno diretta, la loro visione di libertà, hanno sostanzialmente sempre fallito.

Hanno lasciato dietro di sé solo, morte, distruzione ed instabilità.

Ora fin quando la Casa Bianca ha voluto interpretare il ruolo di gendarme del mondo con dei piccoli Paesi come l’IRAQ, l’AFGANISTAN, ecc. ecc. gli è andata sempre bene ma, questa volta, sta, come ha affermato la stessa Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo: << giocando con il fuoco >> e questo è molto pericoloso non solo per lei quanto per l’intera umanità.

A tal riguardo non si capisce come e perché, una Nazione, come quella americana, possa:

  • Intimare, ad un’altra, in maniera perentoria, di scarcerare un determinato cittadino colpevole, presso la propria Patria, di reati ben circoscritti e circostanziati, quando essa stessa non risponde mai a nessuna richiesta di grazia mossa dall’estero;
  • Non riconoscere la libera scelta di un popolo, come quello della Crimea, che, chiamato alle urne, si è espresso favorevolmente in maniera semplice e chiara per l’unione con la Federazione Russa, quando, essa stressa, durante le ultime elezioni presidenziali, ha dimostrato tutta l’opacità del proprio sistema elettorale;
  • Pretendere che gli altri Paesi si disarmino mentre essa, quotidianamente, si arma fino ai denti;
  • Provocare costantemente gli altri con, manovre militari al confine, speculazioni economiche, emissioni di sanzioni e diffusioni di notizie false e tendenziose quando essa stessa non tollera neanche che si possa vendere una singola provetta di un vaccino come lo Sputnik non tanto sul proprio territorio Nazionale quanto presso i propri alleati e vassalli;
  • Permettersi di discreditare, a livello storico, un Paese come la Russia che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha lasciato sui campi di battaglia e tra i civili ben 25 milioni di morti.

È dunque normale e fisiologica, la risposta del Cremlino alle sanzioni sia dell’UE che degli Stati Uniti e più che una minaccia le parole della Zakharova possono risuonare solo come un atto dovuto: << Tutto ciò non è altro che un pretesto per continuare a interferire apertamente nei nostri affari interni. Non lo tollereremo. La nostra risposta sarà basata sul principio di reciprocità, ma non sarà necessariamente simmetrica >>, come a dire, chi è cagion del suo male pianga se stesso, ed ancora: << essendo coinvolta in problemi interni, la Casa Bianca cerca ancora una volta di coltivare l’immagine di un nemico esterno >>, ma, come sempre, anche questa volta, le minacce degli occidentali non fiaccheranno la Russia, anzi la renderanno ancora più compatta e forte.

Lorenzo Valloreja

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