LA IMBARAZZANTE SCORRETTEZZA POLITICO-SANITARIA DEL CALCIO TEDESCO. CUI E’ CONCESSA…

Stentavo a crederci quando ho letto la notizia (a distanza di non pochi giorni dal suo verificarsi alla fine di maggio, abbastanza comprensibile per i ben noti meccanismi dell’informazione main stream). E siccome la fonte era “fraterna” nel senso della comune appartenenza all’area “sovranista e populista” cioè del dissenso, ho voluto anche evitare di cadere nella trappola di una fake news forse non sufficientemente verificata.

Dato l’ambiente tedesco del fatto, e la mia scolastica ma tutto sommato sufficiente conoscenza della lingua di Goethe e Mann, ho verificato tutto sulla pagina on line di Sportschau, una delle principali se non la principale, testata giornalistico-sportiva da quelle parti.

Ebbene, tutto vero quanto discretamente irritante. Un bruttissimo segnale. Ecco di cosa si tratta.

Il prof. Dr. Tim Meyer, capo della task force di medicina dello sport e delle operazioni speciali delle partite della importantissima “Lega di calcio tedesca” (DFL – Deutsche Fußball Liga), ha affermato in una conferenza stampa di venerdì 28 maggio che “nessun giocatore verrà vaccinato durante il torneo (gli imminenti campionati europei, ndr), poiché la possibilità di effetti collaterali negativi è troppo alta”.

Riflettiamoci. Certo, una cosa indiscutibile l’ho capita: i miei piedi e le mie gambe, e quelli delle mie figlie, non valgono nulla, mentre quelli di un tesserato del Bayern o del Borussia Dortmund, un bel po’ di milioni di euro.

E pensate, se una cosa di queste si permettesse non dico di deciderla, ma di rifletterci su a voce alta il mister Mancini: richiesta di dimissioni, “vergognoso negazionismo”, ecc.

A. Martino  

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