CRITICARE SAN REMO E’ ORMAI COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA. CI MANCAVA SOLO IL SATANISMO.

Roba da matti, ormai attaccare il Festival di San Remo è un esercizio banale, a buon mercato. Hai presente il pupazzo dell’orso alle feste popolari estive, tra le bancarelle di arachidi tostate e i miracolosi detersivi pulisci tutto? Paghi due euro e con due palle da tennis alla volta, lo abbatti e vinci il peluche o il pesciolino rosso. Ma il satanismo, dai, è il colmo: la realtà supera l’immaginazione.

Il vero dopo Festival? Un Sabbah con Claudio Baglioni officiante e Virginia Raffaele strega posseduta…ah ah.

Va bene, sinora abbiamo ironizzato a (troppo) buon mercato, ma qualcosa in effetti, ci ha dato un leggero brivido. Forse, la “colpa” è delle letture dei saggi-memoriali che uno dei più grandi esorcisti che va sotto il nome di Gabriele Pietro Amorth negli ultimi anni di vita produsse, e spiegherò perché.

Quando Virginia Raffaele si esibì nel virtuosismo canoro, dobbiamo dire magistrale, del simulare l’ “incantamento” dalle venature nostalgiche di un grammofono (anche troppo vecchio, per l’epoca della canzone) su diverse note della mitica “Mamma” lanciata dal grande Beniamino Gigli, nonostante la mia intransigente “obiezione di coscienza” coerente con il mio articolo sulla kermesse sanremese, non potei evitare di trovarmi momentaneamente su una poltrona dinanzi alla TV nel salotto di casa . E in effetti avvertii una strana espressione dell’ugola della bravissima comica e imitatrice, che un po’ per la distrazione e sufficienza del mio atteggiamento di spettatore, un po’ per l’inconscia impensabilità dell’agghiacciante invocazione, non considerai minimamente.

Ebbene, ieri (12 febbraio-ndr-) è scoppiata la “bomba”: un sacerdote, sulla rivista on line In Terris, denuncia che per ben cinque volte, Virgina Raffaele ha invocato Satana durante la sua singolare performace. Ed è intervenuto anche Matteo Salvini:  “Capisco e condivido le preoccupazioni espresse da don Aldo Buonaiuto. Non bisogna sottovalutare il problema delle sette sataniche e serve affidarsi agli esperti che ci aiutano a combatterlo. È un fenomeno preoccupante, apparentemente lontano dalla esperienza quotidiana, eppure molto più vicino e più frequente di quanto si pensi.”

Con sano spirito da san Tommaso apostolo, sono andato su Youtube a risentirmi tutto  il brano sperando in una fake news, in un equivoco o qualcosa del genere. Altro che: proprio alla fine della originale interpretazione del brano ultrasentimentale e “mammone” l’inquietante invocazione è nettissima, inequivocabile, reale. Davvero pazzesco. E la cosa ha persino una sua logica indiziaria, come si direbbe in un rapporto di Procura della Repubblica. Tornando infatti a Padre Amorth, egli ha testimoniato da esperienza personale la particolare rabbia del Maligno contro tutto ciò che ha a che fare con la Madre per eccellenza: una canzone del genere, quindi, con una simile platea, sarebbe stato un boccone davvero prelibato.

Ovviamente, a questo punto, gli atei e materialisti militanti hanno buon gioco a sbeffeggiare il sottoscritto, L’Ortis e Matteo Salvini: “il diavolo non esiste” alla pari di Dio stesso, recita uno dei dogmi del Pensiero Unico. Come sono facili le cose, per chi ha sempre la verità in tasca….

 Ma non vogliamo bandire, o aderire a, crociate antidemoniache, e neanche soffermarci sul perché, sul come mai, questo sia successo: su cosa sia passato per la mente a Virginia Raffaele o a qualche autore burlone o dal sinistro immaginario.

Nessuno però può negare che esiste il satanismo e in generale il fenomeno del plagio settario, con i suoi enormi prodotti di infelicità, di famiglie devastate, di stupendi anni di gioventù buttati al seguito del Male, persino di delitti efferati e tra i più truci; o più prosaicamente e frequentemente, di ciarlatani spietati e perversi. E che per le menti fragili e deboli che vi cadono, per cui il Festival di San Remo è nel suo accecare di lustrini e conformismo di lusso, sicuramente più autorevole di qualunque Liceo, un simile “sdoganamento” è semplicemente micidiale.

Ma che bel Servizio Pubblico, quello in cui tutto si derubricherà a “polverone sollevato da cattolici integralisti”, a “speculazione di Salvini” o al massimo a qualche “scusa”. Intanto, forse, “lì dove è pianto e stridore di denti” sarà arrivato un pochino di buon umore.

A.Martino

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