LA SOSTITUZIONE ETNICA È UNA COSA SERIA. CHI LA BUTTA IN “CASCIARA” E NON ACCUSA L’UE, FA SOLO IL GIOCO DI BRUXELLES

Che in Italia vi sia in atto una vera e propria “sostituzione etnica” è un dato di fatto vecchio come il cucco e non c’è bisogno – come invece hanno prontamente fatto taluni commentatori politici, dimostrando, così agli italiani, solo la loro faziosità ed il loro essere fuori luogo – di scomodare né l’apologia del razzismo, né di sottolineare la sgrammaticatura semantica, né tantomeno di tirare in ballo il complottismo e l’ormai onnipresente Soros.

In altri termini, quella del Ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, è stato, né più e né meno, che un pronunciamento  da “Reginette” ad un concorso di bellezza, cioè una semplice esternazione di un concetto che è ormai lapalissiano: ma può mai essere che dobbiamo delegare ad altri anche una delle principali funzioni di un buon cittadino, cioè quello di metter su famiglia e di fare figli?

E si badi bene e questo l’aggiungiamo noi, che qui il problema non è rappresentato dal colore della pelle degli individui che procreano, ma dal fatto o meno, se queste persone:

  • Restino in Italia;
  • Parlino la nostra lingua, o meglio se l’accettino come propria;
  • Rispettino la nostra idea di religione;
  • Accettino i nostri usi e costumi senza voler importare i loro;

Perché se così non fosse avremo sicuramente dei grossissimi problemi, difficoltà, che, invece, sono certamente volute dall’Unione Europea, la quale, ricordiamolo, mira – allo scioglimento di ogni entità Statuale del Vecchio Continente attualmente esistente – in favore della creazione di un grande superstato continentale che appiattisca ogni differenza culturale tra i popoli ad essa assoggettati in favore del dominio delle proprie elite che dovranno guidare questi poveri cittadini malcapitati.

Ora, se questo è lo scopo, è evidente come:

  • Le varie lingue nazionali, attualmente parlate nei vari Paesi dell’UE, siano uno dei principali problemi che frenano l’Unione definitiva, ed è questo il vero motivo per il quale, oggi, nella scuola italiana, la lingua inglese viene studiata dai bambini fin dalla tenera età dei 3 anni;
  • La religione, anche se non praticata personalmente da un determinato individuo, ha pur sempre la capacità di determinarne le abitudini, i gesti e l’approccio alla vita dello stesso, grazie all’enorme influenza culturale che la essa esercita sui singoli. L’Italia, ad esempio, è un Paese intimamente cattolico, non fosse altro per gli innumerevoli campanili che sono disseminati lungo tutto lo stivale. Dunque, anche se taluni cittadini italiani non sono cattolici, essi ragionano, mangiano, parlano, imprecano o giudicano gli altri, piuttosto che metter su famiglia, in un modo, piuttosto che in un altro, che è inequivocabilmente cristiano. D’altronde, se non fosse così, un laico come Benedetto Croce non avrebbe mai scritto: “Perché non possiamo non dirci cristiani”;
  • Lo studio e la trasmissione della memoria storica riguardante la nascita di ogni singola Nazione europea e l’indipendenza delle stesse dalle potenze straniere, sono la “criptonite” per l’UE.

In conseguenza di ciò, l’unico sistema che l’UE ha per tentare di sopprimere ogni singolo Stato Nazionale afferente all’Unione è quello di sostituire etnicamente le popolazioni ivi residenti per destabilizzare il tessuto identitario di ogni singolo Paese.

In altri termini, che cosa volete che gliene importi, ad un migrante appena sbarcato in Italia, se:

  • La penisola italiana è unificata o meno in uno Stato indipendente;
  • Roma sia o non sia la capitale d’Italia;
  • Da noi le persone mangiano gli insetti o la carne;
  • Qui vige la struttura della famiglia poligamica o monogamica;
  • In questo Paese si vada in pensione a 67 anni o 70 piuttosto che 80, dato che dal luogo da cui viene questa persona neanche esiste un sistema pensionistico.

Ergo la Sostituzione Etnica serva all’Unione Europea per creare dei nuovi cittadini, sradicati, sbandati, con meno pretese sociali e politiche, più inclini a questo capitalismo anarchico e questa giungla finanziaria.

Per essere più chiari, ad esempio, ciò  che sta accadendo in Francia, per l’UE, non è accettabile.

È vero, oltralpe, tra i manifestanti, ci sono anche i nordafricani francesi di seconda e terza generazione, appunto, di seconda e terza, non appena arrivati, cioè cittadini che, tra bene e male, hanno accettato determinate regole, usi, costumi e diritti inalienabili e per essi sono pronti a lottare.

Se ci pensate in Francia si sciopera perché prima si andava in pensione a 62 anni, ora, dopo Macron, i nostri cuginetti transalpini dovranno andare in pensione a 64 anni. Ebbene, se un Italiano che va in pensione a 67 anni, oggi emigrasse in Francia, secondo voi si unirebbe ai manifestanti???

Se politicamente inquadrato nell’estrema sinistra o nell’estrema destra, molto probabilmente si, ma se fosse lontano da queste visioni politiche, no, con molta probabilità si asterrebbe dallo scendere in piazza semplicemente perché anche l’andare in pensione a 64 anni sarebbe, per il nostro connazionale, un miglioramento.

Ecco a cosa serve la Sostituzione Etnica!

Il resto: Le accuse di fascismo, di suprematismo o di complottismo, nel nostro panorama informativo, servono sono solo a creare “casciara”.

Sappiatelo!    

Lorenzo Valloreja   

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