MARIO SECHI, L’ADDETTO STAMPA CHE NON TI ATTENDI

Mentre il filmato della Meloni che da Londra spiega agli italiani che gli impegni sul DEF andranno avanti – nonostante tutto (si veda assenza dei parlamentari di maggioranza), nei tempi prefissati – spopola in rete, in pochi, se non gli addetti ai lavori, si sono accorti di chi fosse l’omino che ha tolto il soprabito al nostro Presidente del Consiglio.

Il “cameriere” in qustione è Mario Sechi, giornalista di lungo corso, dal 6 marzo del corrente anno capo della comunicazione di Palazzo Chigi.

Ed anche in questo caso molti diranno: embè!

Ma per capire il nostro ragionamento bisogna conoscere il curriculum di Sechi.

Innanzitutto bisogna sapere che il giornalista sardo partecipa alle attività dell’Aspen Institute – il prestigioso think tank americano presieduto da Giulio Tremonti e che tra i soci annovera l’ex Presidente Napolitano, Mario Monti, Giuliano Amato, Gianni Letta, Paolo Savona, Romano Prodi e John Elkann, giusto per citare alcuni nomi – poi che ha partecipato all’International Visitor Program del Dipartimento di Stato Usa e al Nato Program ed infine che alle politiche del 2013 si è candidato al Senato per il movimento politico di Mario Monti, “Con Monti per l’Italia”.

In altre parole Mario Sechi può essere considerato l’uomo degli Stati Uniti che dovrebbe controllare l’ortodossia atlantista di quello che, a giudizio di tutti, dovrebbe essere il Governo più a destra di tutta la storia della Repubblica Italiana.

Quindi, altro che zerbino, come, invece, molti erroneamente hanno sottolineato.

In fondo le apparenze spesso ingannano, Governo prigioniero!

Lorenzo Valloreja   

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