OLIVER STONE SI E’ FATTO VACCINARE IN RUSSIA CONTRO IL COVID-19

Il grande regista americano Oliver Stone si è vaccinato in Russia contro il virus COVID-19, facendosi iniettare il siero russo Sputnik V.

Oliver Stone è un maestro della cinematografia mondiale (JFK; Alexander; Platoon; Wall Street tanto per citare  a caso, qualcuno dei film da lui diretti). Da quando però si è avvicinato intellettualmente e professionalmente alla Russia (basti pensare che ha realizzato una grande intervista a Vladimir Putin, e ora infatti si trova in Russia per un suo nuovo lavoro sui cambiamenti climatici), il main stream col tutto il suo apparato di promozione mediatica, culturale e commerciale, lo ha indubbiamente accantonato.

Ma come Napoleone Bonaparte a Sant’ Elena rimaneva pur sempre Napoleone Bonaparte, così Oliver Stone rimane pur sempre Oliver Stone.

Il regista ha dichiarato che tornerà in Russia per farsi inoculare la seconda dose.

Ci conforta che le sue dichiarazioni avvalorino, oserei dire totalmente, le nostre analisi sulle dinamiche vaccinali da pandemia, pesantemente influenzate da logiche puramente geopolitiche e supercommerciali.

Per correttezza informativa dobbiamo comunque precisare che la Russia ha lanciato la distribuzione del vaccino contro il Covid-19 qualche giorno fa, ma per il momento almeno, solo per operatori sanitari, insegnanti e assistenti sociali. E soprattutto di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

E il Moscow Times ricorda che “gli esperti hanno avvertito che potrebbe essere dannoso per i pazienti di 60 anni e più, che sviluppano forme più gravi di Covid-19 e hanno i tassi di mortalità più alti”. E Stone, a 74 anni, non rientrerebbe nella fascia anagrafica “garantita” per essere vaccinato con lo Sputnik V. 

Comunque sia, queste sono sue dichiarazioni rilasciate a una emittente televisiva russa (Kanal 1):  “Io sono pieno di speranze e credo che il vostro vaccino vada bene“, ha aggiunto Stone. “Non capisco per quale motivo venga ignorato dall’Occidente. L’America nella sua follia considera nemici la Russia e la Cina. Io personalmente non lo condivido. Credo che possano diventare ottimi partner degli Usa“, ha concluso Stone.

A. Martino

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