UNA VOLTA C’ERANO LE “VELINE” E AD INVIARLE ERA IL DUCE, ORA LA CENSURA SUI GIORNALI C’E’ UGUALMENTE, MA, QUESTA VOLTA, NON SI SA BENE CHI SIA A DETTARE LA LINEA.

Ieri si è tenuto a Roma uno dei vertici più importanti a cui l’Italia abbia mai partecipato negli ultimi 6 mesi: l’incontro nel formato “2+2” fra i Ministri degli Esteri e della Difesa della Federazione Russa e del nostro Paese.

Tale vertice è stato di vitale importanza per il Governo Conte perché per la prima volta, dopo diversi mesi, una potenza mondiale come la Russia si è accordata con l’Italia – non perché essa in quel momento rappresentava l’Europa, la Nato o era parte, insieme ad altre Nazioni, di una qualsiasi altra organizzazione allargata, ma perché semplicemente Mosca ha voluto riconoscere all’Italia il giusto peso che ha nel Mediterraneo e nel mondo.

Certo, anche l’Italia con questo vertice, ha riconosciuto il ruolo pregnante della Russia nella crisi Libica e in altre zone del mondo, ma, senza ombra di dubbio questi ultimi sono dei riconoscimenti piuttosto scontati data l’effettiva forza e presenza dimostrata dalla Russia sul terreno.

Semmai, anche questa volta, è stato Putin a venirci incontro, nobilitandoci, dopo le sonore pernacchie ricevute ad ogni vertice dai Franco/Alemanni & Co.

Eppure di questa medaglia da appendere alla giacca del Governo Giallo/Rosso i giornali italiani si sono guardati bene dal pubblicizzarla.

Va bene che da noi la politica estera è veramente poco seguita e la querelle “Morgan/Bugo” in quel di Sanremo tira più di un carro di buoi, ma qui, francamente, c’è qualcosa che non torna!

Si pensi bene che ieri, a Roma, il Governo Conte, si è accordato con la Russia per la gestione della crisi Libica, una vicenda che, a seguito del manifestarsi del CoronaVirus in Africa, è diventata ancor più pregnante per noi italiani di quanto già non lo fosse prima e se ciò non bastasse i nostri lettori devono sapere che l’Italia ha implementato la propria collaborazione con Mosca per quel che concerne sia la ricerca scientifica nell’Artico che la cooperazione militare.

Tutto questo è arrivato provvidenzialmente dopo che, sabato scorso, a Monaco di Baviera, il Presidente Macron  ha chiesto di riavviare un dialogo strategico con Mosca considerando che la politica europea di sfiducia perseguita negli ultimi anni nei confronti della Russia è fallita.

In altri termini, se l’Italia ieri non avesse incontrata, da sola, la Russia, sarebbe stata nuovamente messa all’angolo.

Ora ditemi voi se questa notizia non è da prima pagina?

Ed invece no!

I nostri giornalai, all’opposto, hanno ben pensato di dedicare tutte le copertine del 19 febbraio alle polemiche Renzi/Conte …

Casualità o diabolico disegno disinformativo?

A voi l’ardua sentenza!

Lorenzo Valloreja

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