ARRIVA LA “MILIZIA” GIALLOROSSA DI CONTE E BOCCIA. E AI PROFESSIONISTI DELL’ANTIFASCISMO ANCHE QUESTA STA BENE.

Perfettamente d’accordo con Matteo Salvini . «Che strana la sinistra italiana. Da sempre contro le `ronde´ di cittadini disarmati per controllare parchi giochi e quartieri dove giocano i nostri figli, adesso con la scusa del virus inventa `assistenti civici´ per controllare cosa fanno gli Italiani. Mi pare che si stia esagerando. Gli italiani hanno bisogno di fiducia, di sostegno economico e di lavoro, non di controllori, droni o ispettori alle calcagna».

Dobbiamo la trovata della Assistenza civica al ministro degli Affari regionali Francesco Boccia e alle pressione dell’ ANCI. Due interessi convergenti: il governo va avanti col controllo ossessivo del popolo (riunioni musulmane per il Ramadan a parte), e i sindaci hanno dei sottopiedi piatti, bassa manovalanza ad un pugno di euro per pararsi le spalle, o altro, dai rapportini di prefetti e questori all’ autorità giudiziaria per i famosi “assembramenti”. Tutti felici e contenti, no? E i sudditi che ne pensano? Ma chi vuoi che se ne importi…

Ma una sigla molto simile alla suddetta (ANPI, quella dei partigiani o meglio dei loro nipoti o bisnipoti) che ne pensa? Tutto a posto, anche per la “costituzione più bella del mondo”?  

La istituzione di questa specie di milizia governativa, seppure, è d’ obbligo specificarlo, assolutamente disarmata e senza autonomi poteri di polizia giudiziaria, è in ogni caso, un ulteriore indizio della natura autoritaria del nascente regime tecnico-sanitario.

Almeno sulla base delle prime informazioni che ci si degna di concedere ai sudditi. Anche se probabilmente abortirà, data la sollevazione non solo ovviamente dell’opposizione, ma anche di ampi strati della stessa maggioranza. Basti pensare all’ immediata presa di distanza del ministro dell’Interno, alle perplessità di Crimi (eppure i 5 Stelle dovrebbero essere i più vicini a certe “cineserie”) e soprattutto a questa articolata dichiarazione del piddino Matteo Orfini: “Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno“.

E poi, si fa presto a dire “Milizia”, o anche “Guardia civica”. La Milizia volontaria per la Sicurezza nazionale reclutata tra i membri del Partito Nazionale fascista (poi con la RSI ribattezzata Guardia nazionale repubblicana), ma anche la Guardia civica della transizione tra il Regno delle Due Sicilie e il Regno d’ Italia, furono un corpo militare il primo, più poliziesco il secondo, estremamente più seri e “temibili”.

Qui mi sembra di avere a che fare piuttosto con dei poveri padri e madri di famiglia che, non si capisce ancora bene se legati dal reddito di cittadinanza o su base volontaria, andranno in giro a raccogliere insulti, sfottò e provocazioni, per quattro soldi di precariato; da questo punto di vista li ho già umanamente nel cuore, saranno una ulteriore testimonianza di antiumanesimo di questo governo (o regime) nato invece proprio come “neoumanista”.

 A meno che non li si qualifichi come pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, il che renderebbe più evidente la deriva sottilmente (e neanche tanto) totalitaria.

A.Martino

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