POLEMICHE SUL VACCINO SPUTNIK V: SILENZIO, ORA PARLA RAZOV

L’Ambasciatore Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, ha rilasciato un’intervista all’ANSA nella quale si è detto sconcertato per le polemiche e le strumentalizzazioni sorte in merito al fatto che, la Italo/Svizzera “Adienne Pharma&Biotech” dovrebbe produrre in Lombardia, in un prossimo futuro, lo Sputnik V e riguarda a questa vicenda ha detto: << Ritengo controproducente farsi guidare da qualsiasi considerazione geopolitica quando si tratta della vita e della salute dei cittadini. La lotta alla pandemia richiede convergenza e unione delle forze. I vertici della Russia hanno ripetutamente dichiarato la propria disponibilità a qualsiasi forma di cooperazione con i partner europei nella lotta alla pandemia e nella campagna vaccinale. Ne approfitto per chiarire definitivamente un punto: non abbiamo alcuna intenzione di imporre a chicchessia i nostri prodotti. A questo proposito, francamente, suscitano vero sconcerto le interpretazioni comparse su alcuni media italiani a proposito di una sorta di offensiva diplomatico-propagandistica per introdurre il vaccino russo e addirittura di una ‘colonizzazione vaccinale’ dell’Europa da parte della Russia. Il coltivare delle fobie, inclusa la russofobia, è una cosa poco producente. Ancora una volta responsabilmente dichiaro che noi non imponiamo nulla a nessuno … La nostra posizione è oltremodo trasparente: la Russia è aperta a tutte le forme reciprocamente accettabili di collaborazione, tuttavia le relative richieste devono essere presentate tramite i canali governativi ufficiali. RDIF, com’è noto, ha presentato, nel rispetto delle modalità previste, la richiesta di certificazione di Sputnik V all’Agenzia Europea per il farmaco. L’Ema ha annunciato l’inizio della relativa revisione clinica (rolling review) del dossier di registrazione del vaccino russo. Auspichiamo un veloce (scevro da politicizzazione ed eccessiva burocrazia) completamento di tale procedimento. Nove stati europei, tra i quali anche alcuni membri della Ue, hanno approvato individualmente l’utilizzo di Sputnik V senza aspettare il completamento della registrazione del farmaco russo presso Ema. Nel complesso, il vaccino russo è stato approvato da 49 paesi con una popolazione globale superiore a 1,3 miliardi di persone … (dunque) … non sta a me esprimere giudizi sulla politica o sull’azione del governo italiano. In merito alla politica di Bruxelles nei confronti della Russia dobbiamo con dispiacere constatarne il carattere estremamente contraddittorio, dovuto in larga misura all’applicazione del principio dell’unanimità nella soluzione delle questioni più importanti delle relazioni con il nostro Paese. In pratica, la politica generale concordata della Ue non di rado è ostaggio di un noto e piccolo gruppo di Paesi dell’Unione Europea. Per quanto riguarda l’Italia, alla quale ci legano tradizionali rapporti di amicizia, constatiamo che le principali forze politiche sono concordi nel ritenere importanti la normalizzazione e il miglioramento delle relazioni tra la Russia e l’Unione Europea. In questo contesto noi, naturalmente, abbiamo prestato attenzione alle parole pronunciate dal Primo Ministro Draghi durante il suo intervento programmatico al Senato, in merito all’importanza di rafforzare i meccanismi del dialogo con il nostro Paese>>.

Lorenzo Valloreja

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *