QUI IN ITALIA DI SANTI NON CE N’E’. COSI’ NOI SIAMO PRONTI ALLA “RESISTENZA” … E VOI?

Che Mario Draghi sarebbe diventato Premier l’abbiamo sempre saputo e detto anche in tutte le salse, già anni fa, in tempi non sospetti.

Che il Governo presieduto da quest’ultimo, poi, avrebbe raccolto un largissimo consenso in Parlamento l’abbiamo sempre supposto, ma, francamente, la santificazione mediatica in atto nei confronti dell’ex Presidente della Banca Centrale Europea e le puerili giustificazioni apportate dagli ormai ex sovranisti della Lega riguardo l’appoggio di questi ultimi all’Esecutivo di Super Mario, sono troppo anche per noi che abbiamo, non il pelo sullo stomaco, ma, una “foresta amazzonica di pilu” sul ventre.

Ma dico io, come può Matteo Salvini andare a Porta a Porta per dire: << Io non sono europeista o sovranista. Sono concretista >> … ma cos’è? la sagra della supercazzola?

E poi, come si può – dopo aver presentato mozione di sfiducia al “Conte I” e quindi, di fatto, aver affossato la propria esperienza governativa all’interno dell’Esecutivo Giallo/Verde, senza avere, per giunta, la certezza, da parte del Quirinale, di tornare alle urne – continuare l’intervista dichiarando che, siccome è ormai palese che non si andrà al voto, è proprio sacrosanto dovere impedire che la scena politica venga gestita esclusivamente dal PD e dal M5S?

Ma qui stiamo veramente delirando!

O forse, nell’agosto 2019, quando scrivemmo lettere ed articoli per supplicare il Capitano affinché ciò non accadesse, questi era cieco, sordo?

Credo proprio di no, anche perché, una giornalista liberale e liberista come Annalisa Chirico sembra aver avuto, da quel momento in poi, un forte ascendente sul leader del Carroccio.

Comunque, cari lettori, a parte la volontà di Bruxelles di voler sfruttare il Covid per imporre la Trojka qui in Italia, mi sapete dire quali altre condizioni politiche sono mutate tra l’estate del 2019 e l’inverno del 2021?

Certo, la mancata rielezione di Trump è pesata non poco in quel di Via Bellerio, ma allora perché la Lega voltò le spalle al Cremlino per trasvolare sull’Atlantico fino a Washington?

Mica glielo ha ordinato il medico?

Forse, a questo punto, non sarebbe stato più saggio e serio, mantenere la vecchia collocazione filorussa?

Certo! Ma, per fare questo, la Lega doveva essere in possesso di un progetto chiaro e ideologicamente sincero, cosa che, col senno di poi, possiamo pacificamente ammettere, sembra non esserci mai stato.

Questa verità è tanto più dolorosa – per chi, come me, fa politica da quando era poco più che un ragazzino, avevo infatti solo 16 anni quando mi iscrissi al Fronte della Gioventù, quanto deprimente per la passione pura e disinteressata che mi ha sempre guidato.

Le ideologie, infatti, non sono delle maglie che uno può togliersi e riporle in soffitta come se nulla fosse, perché, negli anni, per difendere quelle bandiere, molti di noi sono morti, altri sono finiti in carcere, altri ancora sono stati costretti a vivere ai margini della società, mentre i vari Fini e perché no, anche i vari Salvini, hanno costruito le loro carriere politiche.

Tutto ciò è inaccettabile, così come sono inammissibili le spiegazioni che taluni oppositori dell’Euro hanno manifestato per spiegare il loro sì a Draghi.

Il prof. Bagnai, ad esempio, ha avuto il coraggio di affermare: << Io sono economista come Draghi, lui con un’esperienza istituzionale e di mercato infinitamente più elevata ma veniamo dalla stessa scuola … È (invece) imbarazzante trovarsi a parlare con persone che parlano in termini di fede o di sogno. Sinceramente non sono Freud: il sogno europeo non so interpretarlo…>>, mentre,il suo fido collega, Rinaldi, ha avuto addirittura l’ardire di sostenere: << Mai detto che volevamo uscire dall’Euro … (la mia teoria) era solo una speculazione accademica … (in fondo) non siamo noi a esserci avvicinati all’Europa. È l’Europa che si è avvicinata a noi >>.

Ora si che mi è chiaro il perché, in molti ambienti cosiddetti sovranisti, il mio libro intitolato “AL DI LA’ DEL PREGIUDIZIO – Saggio sul perché l’Italia per rinascere debba tassativamente: Uscire dall’Unione Europea; Uscire dall’Euro; Uscire dalla NATO; Allearsi alla Russia di Putin” è stato accolto con una certa freddezza, semplice, evidentemente vi era malafede ideologico/programmatica fin dal primo momento!

Ora però che le carte sono totalmente scoperte siamo anche più forti perché siamo consapevoli e, è proprio il caso di dirlo, vaccinati, a queste situazioni.

A questo punto, con sano cinismo vogliamo diffidare anche di quelle opposizioni che, in sede parlamentare, anziché votare contro la fiducia a Super Mario si asterranno.

Infatti, se queste forze fossero seriamente dalla parte del popolo e della Nazione, avendo indubbiamente uomini, mezzi e risorse, dovrebbero alzare le barricate per mesi e mesi anziché votare, volta per volta, i vari provvedimenti proposti.

Ma si sa, il sistema ha bisogno anche dell’opposizione perché se non vi fossero tra gli scranni questi figuri il Re sarebbe ancora più nudo.

Il popolo italiano, però, ha ormai mangiato la foglia e, appena gli sarà data l’occasione per manifestare la propria volontà, siamo sicuri che saprà dare una lezione a tutti coloro i quali hanno disatteso il loro mandato.

Dunque che fare ora che siamo orfani di una rappresentanza parlamentare?

Semplice! Dobbiamo mantenere la barra dritta e organizzarci per promuovere una Petizione Nazionale che ci consenta di uscire, il prima possibile, dall’Unione Europea.

Una volta liberatici dell’UE, questa classe dirigente, unitamente ai pifferai dell’informazione, sparirà come neve al sole e finalmente torneremo a vivere e prosperare.

Intanto, siccome ci siamo specializzati nelle previsioni ne vogliamo fare un’altra: l’unica nota positiva del Governo Draghi è che, a differenza di Conte, non ha bisogno dell’emergenza Covid per gestire il potere … ergo, San Mario Draghi, intercederà per un nuovo miracolo; dopo aver salvato l’Euro, farà sparire, entro i prossimi 2 mesi, la pandemia dall’Italia.

Come se non bastasse, l’ex Presidente della BCE, giocherà, in quel di Bruxellles, a fare il poliziotto buono, così, mentre il suo indice di gradimento avrà raggiunto l’apice, sarà libero di svendere il vendibile e tassare anche l’aria che respiriamo.

Noi siamo pronti alla “resistenza” e voi?

Lorenzo Valloreja

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